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Nessuno vedrà lo stesso film

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Lecce esporta arte per la sostenibilità ambientale

Lecce esporta arte per la sostenibilità ambientale
Da Ring 2008 la ReCycle Art approda a Milano

Lecce, 10 novembre 2008

Arrivano anche a Milano gli echi di Ring 2008. La grande arena del marketing e della comunicazione, tenutasi a Lecce per il secondo anno consecutivo dal 17 al 19 settembre scorsi, sbarca nella città meneghina con uno dei contenuti più coinvolgenti che ne hanno caratterizzato l’ultima edizione.

Il 12 novembre, presso l’Art Bar “Le biciclette” del capoluogo lombardo, si terrà il workshop ReThink – ReCycle Art, seminario riguardante l’omonimo laboratorio di arte concettuale, basata sull’utilizzo di materiali riciclati, le cui produzioni e installazioni sono stati presentati proprio a Ring 2008, in un’edizione che ha dato grande spazio al tema della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale d’impresa.

La paternità dell’intera operazione è ascrivibile a Social Key, società specializzata in marketing e comunicazione sociale, afferente al Gruppo Oltrelinea, fondatore e organizzatore di Ring. Di rilievo anche la partnership fornita all’iniziativa dall’azienda leccese Axa.

Il workshop nasce dalla riflessione sul fatto che l’Arte, intesa come ricerca e passaggio formativo, richiede continuamente nuovi spazi tematici socialmente caratterizzati, come l’ambiente e il rapporto con i nuovi media e con la comunicazione in genere.

A Milano verrà dunque presentato un modello di laboratorio creativo, orientato allo “stare insieme” e al “fare insieme”, che dimostrerà come sia possibile rimuovere dall’oggetto di scarto il suo senso originario, rimettendolo in circolo con nuova linfa vitale.

Condurranno il workshop milanese Silvia Ruggeri, art director di Oltrelinea, e Antonio Rollo, docente di Computer Graphics all’Accademia di Belle Arti di Lecce, già curatori della mostra presentata a Ring 2008.

«Il modello consumistico – sostengono i due – ha generato nuovi “non luoghi”, come le discariche di ogni genere, dal ferro alla plastica, dalle carcasse di auto a quelle di animali. Zone di passaggio di quegli oggetti prodotti per abitare la nostra quotidianità. La vita e la morte, il ciclo della natura, si mostrano con forza lancinante quando si abitano, anche se poche ore, questi moderni cimiteri. Ripensarli come musei dell’umanità porta ad uno sguardo nuovo verso i rifiuti, capace di catturare le relazioni tra i colori, le trame tra forme informi, pesare la materia, toccare con mano, rimodellare. Su questa base, riteniamo che reinterpretare quanto una volta scartato possa introdurre il concetto innovativo di un’arte, che potremmo definire open source».

Arricchirà la serata del 12 la proiezione di un excursus filmato sulle installazioni a tema realizzate da Annalisa Benegiamo (Essenze), Cristian Cuna (Tele-Rotte), Isabella Fraccascia (Ri-Emozioni), Francesca Idone (My Water), Alessandro Mangione (Spostamenti) e Davide Di Donfrancesco  (Sapien-one).

I lavori prodotti durante il workshop dimostrano che la dimensione dell’Arte, come ricerca e passaggio formativo, sta richiedendo nuovi spazi che sempre più coinvolgono la sfera del sociale, dell’ambiente, del rapporto con i nuovi media della comunicazione.
Ritornare a riflettere lucidamente sulla fisicità del mondo, andando ad esplorare le zone limite dell’umana condizione ha visto i giovani artisti cimentarsi in un percorso di conoscenza dello stato del territorio, dei suoi veleni, delle sue speranze. Dall’oggetto di scarto è stato rimosso il suo senso originario, rimesso in circolo con nuova linfa vitale.
Annalisa Benegiamo con Essenze ha puntato il suo guardo fotografico freddo e pungente sullo stato delle cose, con una espressione fotografica che ferma quanto sta già fermo e gli infonde movimento interno.
Cristian Cuna con Tele-Rotte ha trasposto il senso concettuale del media fagocitatore dei pensieri e delle rotte dell’uomo nello spazio dello schermo, distogliendone lo sguardo e riportandolo al pensiero.
Isabella Fraccascia con Ri-Emozioni ha sondato il limite tra reale e artificiale, tra simbolo e senso. Un percorso di analogizzazione delle emozioni digitali e di discretizzazione dei movimenti dell’animo.
Francesca Idone ha infuso vita parcellizzata all’insieme che sempre si ripete. I suoi boccioni si sono animati, preso forme diverse, scomparsi e riapparsi nel divenire della quotidianità.
Alessandro Mangione con Spostamenti ha rimesso nello spazio mentale dello spettatore i pezzi mancanti di un’auto riciclata. Il motore a scoppio, mancante, diventa lo spostamento in una dimensione temporale interpretata dai suoni e dalle azioni della macchina computer.
Gli aspetti tecnici delle installazioni sono stati curati da Davide Di Donfrancesco che ha partecipato al lavoro collettivo e interattivo “Sapien-one”, una pedana dove danzare con i suoni del mediterraneo.

Edison Duraj apre il suo blog

Edison si racconta in video!

http://www.edisonblog.tv/

Open Source Art – Video

A video demonstrative of the works done during the workshop

Open Source Art

Workshop di produzione artistica organizzato da Social Key in collaborazione con Manifatture Knos, AXA e condotto da Maurizio Buttazzo, Silvia Ruggeri e Antonio Rollo.

Obbiettivo del workshop è creare uno spazio di incontro e scambio di idee tra i giovani artisti pugliesi ed una dimensione di laboratorio d’arte in cui si costruiscono oggetti a partire da una riflessione eco-sostenibile su arte e comunicazione.

Il tema generale prende spunto dalla seconda edizione di Ring – grande arena del marketing e della comunicazione – che propone “Next Mediterranean”, ovvero in che maniera guardare al nostro stesso futuro. Pensare ad un arte sostenibile è avere la capacità di reinventare gli scarti che la società contemporanea produce. Creando nuovo valore e nuova comprensione sul momento storico e geografico che stiamo vivendo.

Il workshop della durata di 16 giorni vedrà gli artisti lavorare insieme nella produzione di opere che andranno ad abitare gli spazi del Chiostro di San Domenico nei giorni di Ring, dal 17 al 19 Settembre 2008.

Il workshop ReThink, ReCycle Art è stato basato su un modello di laboratorio creativo orientato allo “stare insieme” e “fare insieme”. Elaborare un pensiero critico e propositivo sul riciclo necessita di una consapevolezza verso la situazione instabile che sta attraversando il pianeta. Produciamo molti più rifiuti di quanti siamo in grado di riciclare. L’ecosistema uomo-natura ha iniziato a perdere equilibrio con la rivoluzione industriale e lo sfruttamento delle risorse naturali. Il modello americano orientato tutto al consumismo ha generato nuovi “non luoghi” come le discariche di ogni genere, dal ferro alla plastica, dalle carcasse di auto a quelle di animali. Zone di passaggio per quegli oggetti prodotti per abitare la nostra quotidianità. Visti tutti insieme diventano, questi materiali deformi, un libro viscerale da leggere come in antichi rituali. La vita e la morte, il ciclo della natura, si mostrano con forza lancinante quando si abitano, anche se poche ore, questi moderni cimiteri.
Ripensare a questi come musei dell’umanità porta ad uno sguardo verso i rifiuti che cerca di catturare le relazioni tra i colori, le trame tra forme informi, pesare la materia, toccare con mano, rimodellare, ridefinire quanto una volta scartato può essere un arte open source. Il codice di questo linguaggio viene prodotto dalla comunità, gli artisti lo ripropongono come esperienza e partecipazione ad un’idea di futuro migliore.
Il gruppo di lavoro del workshop formato da cinque studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce che hanno seguito i corsi del prof. Antonio Rollo, ha intrapreso un percorso esperienziale sul rapporto oggetto di scarto e nuove espressioni creative. Basandosi su un’idea di serendipity, ovvero la ricerca che prosegue secondo obbiettivi iniziali ma che lascia ampio spazio alla casualità e sorpresa, sono state visitate diverse discariche, grazie alla collaborazione con AXA Lecce, chiesto a locali pubblici di conservare le bottiglie di vetro, trovato in una campagna centinaia di boccioni per i water dispenser. Gli oggetti hanno iniziato a parlare una nuova lingua ed il lavoro collaborativo ha permesso la realizzazione di installazioni e prototipi di recycle art.

Opere in Mostra


My Water
di Francesca Idone
L’acqua, la nascita, la vita sono elementi indiscutibili, sento il Mediterraneo considerato la culla della civiltà occidentale confuso ma che comunque non vuole perdere il suo valore principale, ovvero di unione tra più culture.


Essenze
di Annalisa Benegiamo
Semplicemente un baule verde, un baule dei ricordi, che mi ha immediatamente colpito nel momento del ritrovamento. Quell’odore di naftalina mi ha subito fatto pensare all’idea di antico, di qualcosa di già vissuto. In queste notti mi è capitato di ripensare al lavoro tramite il sogno, un alchemico riciclo di idee che mi hanno portato inconsapevolmente all’idea di fare arte.


Ri-emozioni
di Isabella Fraccascia
La rappresentazione di ciò che si può realizzare con qualcosa che una volta svolta la sua funzione si considera inutile, ma che invece non lo è, perché ritorna a vivere per altro, per rimanere questa volta perennemente viva e fine a se stessa. E’ uno sguardo che va oltre… oltre la quotidianità, oltre il consumismo, oltre la funzione per cui l’oggetto in questione è stato messo al mondo. E’ la messa in pratica di ciò che è possibile ricreare, riutilizzando quei materiali tanto dannosi che lasciamo riposare sulla nostra preziosa terra.


Spostamenti
di Alessandro Mangione
L’assemblamento di alcune parti di un’automobile, soprattutto le parti elettriche, come luci posteriori, anteriori, clacson, ventola e autoradio, facendole funzionare, rimettendole nuovamente in vita. Mi sono soffermato sull’ascolto, su quali suoni possono venir fuori da questa nuova macchina, costruendo un motore sonoro, e sull’interazione dello spettatore che potrà sedersi e interagire con il pasesaggio sonoro in movimento.


Tele-Rotte
di Cristian Cuna
Inseguendo il sogno della navigazione, tra l’orgoglio della tecnologia, nella dissoluzione del vecchio mondo, andiamo verso alla creazione di un “prossimo futuro”. I ponti mediatici gettano le basi per la costruzione di una nuova geografia, e pur seguendo rotte dimenticate e note, sono capaci di regalare linfa nuova al bacino del mediterraneo.


Sapiens-one
di Alessandro Mangione e Davide Di Donfrancesco
Tornano i suoni, le nenie antiche dal Mediterraneo. Tornano i rumori che nei secoli lo hanno popolato. Una tastiera oggi ricompone una armonia-disarmonia umana e digitale cercando di trovare nuovi “accordi”, giocando a schiacciare a piedi nudi, danzando…

Next Mediterranean

http://www.nextmediterranean.org

NextMediterranean.org è una piattaforma web basata su wordpress, lo strumento open source per la pubblicazione on line e la creazione di community di pensiero. Next Mediterranean nasce dalla premessa che strumenti, modelli ed idee per costruire un futuro migliore nel bacino del Mediterraneo spesso mentono sulle consequenze che producono. Tante persone lavorano nella costruzione di strumenti e modelli che poi restano disconnessi, intrappolati nel proprio ambito di interesse. Next Mediterranean propone uno spazio di interconnessione tra le persone e le idee che vengono sviluppate. Un ambiente critico e propositivo per iniziare a costruire insieme il prossimo futuro.

Recycle Art – Workshop a Lecce


Workshop di produzione artistica organizzato da Social Key in collaborazione con Manifatture Knos e condotto da Maurizio Buttazzo, Silvia Ruggeri e Antonio Rollo.

Obbiettivo del workshop è creare uno spazio di incontro e scambio di idee tra i giovani artisti pugliesi ed una dimensione di laboratorio d’arte in cui si costruiscono oggetti a partire da una riflessione eco-sostenibile su arte e comunicazione.
Il tema generale prende spunto dalla seconda edizione di Ring – grande arena del marketing e della comunicazione – che propone “Next Mediterranean”, ovvero in che maniera guardare al nostro stesso futuro. Pensare ad un arte sostenibile è avere la capacità di reinventare gli scarti che la società contemporanea produce. Creando nuovo valore e nuova comprensione sul momento storico e geografico che stiamo vivendo.

Il workshop della durata di 16 giorni vedrà gli artisti lavorare insieme nella produzione di opere che andranno ad abitare gli spazi del Chiostro di San Domenico nei giorni di Ring, dal 17 al 19 Settembre 2008.

I vagabondi… 1994

Finalmente dopo diversi mesi di lavoro insieme a davide siamo riusciti a rimasterizzare un vecchio VHS del 1994 che conteneva uno storico (e mooolto giovani) concerto con gli amici di castri e lizzanello.

eccolo anche su youtube con il brano dei nomadi Salvador

Slovenian Scape – Art and Design

Vajkard, international workshop on Art and Design, Rakov Å kocjan (Slovenia) has been a profound and insightful experience into the wonderful nature of Notranjska region. Long trees, deep caves, drops of human history, multicultural mood and new friends are the sourroundings for rethinking art and design.

The vision of nature and the traditional tecniques of print has brougth the workshop to the level of “no energy power” life. An ecological view for the future of art and design.

This is my visual diary of that’s incredible days from 2 to 16 August 2008


Ring – Next Mediterranean – 17.19 Settembre 2008

Vajkard – International workshop of Art and Design






more info

Modello di comunicazione digitale e marketing sociale.

L’incontro con l’evangelista Michele Ficara come si definisce
su linkedin http://www.linkedin.com/in/ficara ha confermato
COSA fare per iniziare un modello di comunicazione e marketing sociale.

Devo essere sincero, il COSA fare è abbastanza chiaro,
mentre il COME era ancora sfumato.
Credo che Michele nella sua “performance” di ieri
abbia dato le indicazioni più preziose sul COME fare
comunicazione e marketing sociale.

Parafrasando il nome della nuova società “SOCIAL KEY”
LA CHIAVE SOCIALE SEI TU!
o in inglese che suona sempre meglio
SOCIAL KEY IS YOU!

… comunque nel capodanno del 2006
il Time già celebrava YOU come persona dell’anno

con la mitica copertina riflettente. Segno di una nuova
generazione digitale che cresce globalmente.

Credo che una delle strategie vincenti è
NON avere strategie. Ovvero aprire dei flussi
di comunicazione sui maggiori strumenti 2.0.
Foto, Video, Parole, Riflessioni, Vita privata,
Vita pubblica, Rispondere a tutti con qualcosa,
Interessarsi al flusso di interessi che viaggia
sui canali della vita digitale.
E’ semplicemente un nuovo modo di pensare,
e quindi di vivere. Basta volerlo. In tutto questo fluire,
le persone che incontri se non sono ancora nella tua rete,
basta un click per farle entrare nel flusso, quelle che
hanno già una vita digitale il solo nominarle / taggarle diventa
- social key – chiave sociale per i motori di ricerca,
gli indici di posizione, le statistiche.
Non c’è più confine tra pubblico e privato, tra vita e lavoro,
tra vita reale e vita digitale. Anzi, la vita digitale amplifica
la percezione della relazione, da stabile diventa dinamica.
“Siamo tra amici” è semplice oggi entrare a far parte di un gruppo,
la dimensione stessa di amicizia è allargata dalla rete,
è istantanea. Selezionabile liberamente.

Tra le tante possibili STRATEGIE spendibili,
quella segreta rimane proprio NON avere strategie.
L’idea di profilo, di AVATAR, non è più statica. Non è legata
ad una definizione curriculare, ma è basata su QUELLO CHE STAI FACENDO ADESSO.
E’ il pubblicarsi continuamente che definisce il profilo,
e la sua posizione sui motori di ricerca e quindi tra
i vari fasci di interesse che viaggiano in quel momento
sulla cresta dell’onda interconnessa. E’ una vera e propria palestra per la mente.
Tutto si costruisce nel nostro cervello che aiutato dallo specchio digitale
si stimola nel viaggio multidimensionale delle relazioni sociali.
L’Agenda diventa il nuovo Bioritmo digitale, ci sono appuntamenti
importanti, meno importanti, di routine, straordinari, insomma sono
taggabili gli eventi della nostra vita “lavorativa”, quindi se resi pubblici
sulle piattaforme web 2.0 hanno una buona probabilità di cavalcare
una delle creste del momento. TUTTO E’ ADESSO.
L’adesso fluisce. E’ il grande dilemma del presente che sembra risolto
dalla traccia che solca l’immenso adesso – NOW – della rete. Il presente scandito dalla vita
di milioni di persone che si rispecchiano in tempo reale nel mare di internet.

Anche una non strategia si compie attraverso il pro-jecto, lo sguardo al futuro,
l’immaginare il mondo che verrà. Mi chiedo, allora, quali sono i valori fondanti
di CHI progetta il futuro. Mi chiedo, ancora, quali sono i risultati prodotti dai
progetti attuati dal passato prossimo al presente.
E’ complicatissimo uno sguardo d’insieme, una risposta generale non la conosco.
La sto cercando, questo si, e da tempo ormai. Forse una possibile risposta
sta in qualcosa di nuovo che avevo immaginato prima di tornare
nel salento… una realtà morfica… o in inglese MORPHED REALITY

– 2002 –

La realtà è un misto di fenomeni che accadono intorno a noi
e agenti che rappresentano un sistema nella nostra mente.
L’estensione mediatica e tecnologica dei sistemi del cervello umano
produce la MORPHED REALITY. La caratteristica principale dei sistemi complessi
ed adattivi come è considerato il nostro cervello è il risultato di un’evoluzione
secondo regole che contemplano le teorie del caos.

Se un agente esterno – un virus – si imbatte in una pacifica colonia di batteri
in cui la vita scorre ordinariamente, probabilmente esso andrà a disturbare
e sconvolgere il quieto vivere della colonia. Alcune volte succede che è necessario
accogliere l’agente esterno e quindi estendere la loro vita verso la nuova entità,
oppure intraprendere una battaglia verso chi tenta di disturbare la stabilità del sistema
e se viene vinta conquistare un nuovo gradino nella curva del tempo.

Così come il nostro cervello ha superato diverse tappe dell’evoluzione,
così anche la realtà fisica che ci circonda è il risultato di un processo complesso
e adattivo che coinvolge la vita dell’intero pianeta, fino alle più remote distanze dell’universo.

La mente e la coscienza dell’uomo sono parte attiva dell’intero sistema vita.
Dai primi segni della ragione scaturiti dall’estensione delle facoltà del corpo
attraverso la costruzione di strumenti – utensili – fino ai quanti, le galassie e oltre,
l’evoluzione della mente e della coscienza umana è stata un agente interno alla natura.
Ma gli strumenti tecnologici hanno dato all’uomo la capacità di intervenire sul corso della vita del mondo.

La MORPHED REALITY è un sistema continuamente in movimento,
l’uomo entra dall’esterno nella tranquilla colonia della vita armato di nuovi
e potenti utensili della mente. La vecchia capacità di astrarre dalla realtà
si è evoluta in una realtà fluida che porta l’uomo oltre il sensibile;
con la tecnologia mediatica muove verso livelli paralleli in cui
la capacità di astrazione si intreccia con la scoperta di fenomeni della natura finora celati ai sensi dell’uomo.

La MORPHED REALITY è uno stato dell’evoluzione dell’uomo, della natura e degli strumenti.

L’arte ha perso la battaglia con la tecnologia. L’estetica subisce una continua trasformazione
entrando in un processo di MORPHING culturale. Fino a quando la coscienza dell’uomo
era fondata sull’esperienza diretta dei fenomeni della natura, la mente produceva
delle rappresentazioni interne del sensibile. La MORPHED REALITY genera
un sistema ultra-complesso in cui le coscienze umane sono frammenti esterni
ad un universo parallelo che si palesa alla luce dei media e delle tecnologie.

Queste sono affermazioni puramente teoriche e vicine alla sfera metafisica,
ma se nel corso dell’evoluzione umana la metafisica si è intrisa di scienza e viceversa,
allora l’arte tende ad essere accolta nella sfera dell’amore puro, un livello della vita
che viene costantemente rimodellato sotto l’azione di agenti esterni. L’amore resisterà
all’evoluzione degli strumenti tecnologici – macchine – fino a quando l’uomo non comincerà
a diventare esso stesso strumento, andando a chiudere il processo di MORPHING dalla natura verso
la mente e la coscienza. A tal punto la MORPHED REALITY sarà estesa ad una
ULTRA-reality in cui la nostra vita sarà un sottolivello di un sistema le cui regole ci sfuggono.

Questo è quanto sentivo dopo dieci anni di web 1.0, di vita dentro la rete, di lavoro,
di esperienze, di passioni che formano quel profilo dinamico che è il COSA STAI FACENDO ADESSO.

Il villaggio globale presagito da McLuhan dal 1993 al 2002 si era compiuto.
Le parole della comunicazione non sono più quelle dello scambio e della condivisione,
ma derivano dalle parole della guerra. TARGET, FOCUS ON, AGENDA, STRATEGY,
BRAIN STORMING, THINK THANK sono entrate nel nostro vocabolario neuronale,
come un virus che combatte con una colonia di batteri. E vince. Perchè la GUERRA
è un meme molto forte. Agisce sulle zone della sopravvivenza e tocca gli organi genitali.

Se ci ripenso velocemente l’unica risposta al COSA STAI FACENDO ADESSO
in quel decennio è YOU ARE IN WAR! Una guerra che è finita percettivamente
l’11 settembre 2001, ed ha lasciato alle nuove generazioni un mondo da ricostruire,
post-bellico, proprio come i nostri genitori dopo la seconda guerra mondiale.

Dopo ogni guerra c’è un BOOM!

Il BOOM post 9.11 è stato il web 2.0. Ovvero tutto quello che si era costruito, sviluppato,
condiviso in quei dieci anni poteva permettere a chiunque di pubblicarsi sulla rete e condividere
quello che stava facendo.
La rete ha perso le prerogative di VILLAGGIO globale per essere una CITTA’ globale, con una dimensione
economica e sociale diversa da quelle delle regole del villaggio. Gli strumenti del web 2.0 sono edifici
abitati da milioni di persone incanalate in flussi di interesse. Ovvero la Folksonomy.
CHIUNQUE PUO’ LIBERAMENTE CLASSIFICARE UN INTERESSE ED AVERE LA POSSIBILITA’
DI INCONTRARE PERSONE CON GLI STESSI INTERESSI.
Questa è la risposta data dalla nuova generazione post 9.11. Una generazione che è distribuita
su tutto il globo, che intercetta velocemente le economie, che ha voglia di divertirsi,
che vive il presente al massimo ed un endemica capacità progettuale.

Una generazione che avevo sentito esplodere a Los Angeles

– 2003 –

Vivo orami da un mese a Los Angels, quella che ho definito “the last city of the
world” perchè lo è realmente. La città degli angeli è il prodotto della fantasia
dell’uomo libero e intraprendente, nata dalla mente di esploratori prima della terra
e poi del pensiero. Qui tutto è frutto dell’immaginazione, la sostanza lascia il
posto alla forma e l’oceano pacifico si erige a muro verso l’oriente, il luogo della
meditazione e della profondità dello spirito. Non c’è molto tempo per l’animo
nella città degli angeli perchè il ritmo non è più quello della natura ma quello
dettato dalle macchine e dalla scienza.
Anche l’arte esamine si lascia dietro il respiro della bellezza. Oggi, lontano da
casa un continente ed un oceano, ho finalmente realizzato il senso della
tecnologia, quel piacevole coinvolgimento dei sensi che accorcia le distanze.
Il telefono, erroneamente, ha disegnato nella storia la sua esistenza di “medium”
comunicativo che unisce due poli distanti, il semplice fatto che la cornetta si
avvicina ad un solo orecchio lo rende un “medium” non immersivo, e mentre
siamo in contatto siamo anche consapevoli della distanza e il mondo che circonda
i due poli non riesce ad attraversare i cavi.
Internet, invece, non è legato a nessun artificio e la comunicazione diventa una
partecipazione emotiva. Siamo in luoghi lontani ma un’unica mente sembra
abbattere le distanze, così che anche ridere o piangere diventa usuale come
guardarsi negli occhi.

INTERNET ti coinvolge emotivamente ed economicamente.
INTERNET modifica i processi sociali ed economici.

Dopo sette mesi nella città degli angeli decisi di ritornare nel salento.
Ci mancavo da quindici anni.

Il salto spazio-temporale fu uno shock. Dal scaricare la posta in bagno per pochi dollari al mese,
al modem 56K con presa in soggiorno e bolletta telefonica da centinaia di euro al mese.
Nel 2004 il salento viveva in un profondo DIGITAL-DIVIDE. L’ALWAYS ON, ovvero sembre connesso,
la linfa del web 2.0 nel salento era invece ALWAYS OFF. E lo è ancora per una grande porzione
di popolazione non solo del salento ma dell’intero sud italia. La Quistione Meridionale che cantavano
i nostri genitori, prendendo in prestito le parole dalla Rina Durante, si ripropone oggi in forme
diverse sul DIGITAL DIVIDE. Attraverso i cellulari e la televisione i le nuove generazioni salentine
hanno sentito l’eco dell’11 settembre. NON ATTRAVERSO INTERNET.

Sono orami tre anni che grazie al fantastico lavoro di insegnante mi confronto
con una fetta dei giovani salentini. Ho incontrato, ed incontro, dai ragazzi delle elementari
ai post laureati di master della speranza. Non ho ancora incontrato nessuno con una
percezione emotiva ed economica di internet.
INTERNET si è diffuso tra gli studenti salentini attraverso il passa parola, i cellulari, e i primi
profili on line. Sull’eco globale di CHIUNQUE PUO’ LIBERAMENTE CLASSIFICARE UN INTERESSE
ED AVERE LA POSSIBILITA’ DI INCONTRARE PERSONE CON GLI STESSI INTERESSI,
gli edifici della città globale più abitati dalle nuove generazioni salentine sono quelli del divertimento e
delle nuove relazioni amorose. Facile da immaginare il perchè.
Tra lo studio e il divertimento, il nostro cervello è programmato verso il secondo, ci vuole
uno sforzo di volontà per intraprendere una strada di conoscenza. Farla poi con divertimento

è la strategia da adottare.

COSA STAI FACENDO ADESSO? Lavorando per una strategia di comunicazione sociale per RING,
e quindi iniziando ad abitare gli edifici del web 2.0.

su badoo.com ci sono 8.500 persone della provincia di lecce
su flickr ci sono 20.000 immagini taggate lecce
su youtube ci sono 12.500 video taggati lecce
su facebook il gruppo dell’U.S. Lecce ha 500 fan
su linkedin sono 500 le persone dalla provincia di lecce
su viadeo 786 le persone dalla provincia di lecce
su mogulus e www.rhiz.eu solo  2, di cui uno sono io

Ho utilizzato la TAG geografica Lecce per capire come è abitato il web 2.0
da parte dei salentini. Il più abitato è badoo una piattaforma di condivisione
foto orientata all’incontro amicale/amoroso. E’ chiaro che i nostri studenti
hanno voglia di divertirsi, ma emerge anche una certa confusione delle
reali opportunità, che in parte sfuggono anche alla maggior parte
dei docenti di ogni grado e livello.

E’ stato interessante il passaggio di Michele sul modello di business 2.0
spendibile presso le amministrazioni pubbliche. La nuova droga della politica.
Internet non è una droga solo per la politica, lo è per CHIUNQUE.
INTERNET ti coinvolge emotivamente ed economicamente.
INTERNET modifica i processi sociali ed economici.
Los Angeles ne è la dimostrazione. A Los Angeles puoi fare un lavoro
che qui non è neanche pensato. L’Imagineer. Ingengnere dei sogni.
Ci sono andato vicino ad entrare nell’unico master in Imagineer sul
pianeta terra che ovviamente si tiene presso la Walt Disney Company.
Ha vinto comunque il salento. Perchè volevo rivedere un pò dal passato
quello che stavo vivendo nel futuro.

Paradossalmente mi ritrovo in una terra in cui la maggior parte della gente
che incontro non ha sogni per il futuro. Comprese le nuove generazioni
sulla cresta del presente 2.0. PERCHE’ la politica, locale o nazionale, dovrebbe
utilizzare gli strumenti del web 2.0? Questa è la domanda a cui rispondere adesso,
visto che COSA utilizzare è ormai chiaro.
Il primo PERCHE’ è quello costituzionale della democrazia. Il secondo PERCHE’
è che CHIUNQUE PUO’ LIBERAMENTE CLASSIFICARE UN INTERESSE
ED AVERE LA POSSIBILITA’ DI INCONTRARE PERSONE CON GLI STESSI INTERESSI.
Ovvero se tutta la popolazione è ALWAYS ON, compresa la politica, allora anche
l’idea di politica da statica inizia a divenire fluida. L’idea stessa di democrazia è
messa in crisi e quindi modificata. Ecco un passaggio del discorso di Gilberto Gill,
Ministro della Cultura del Brasile – per Google Zeitgeist

“Since 2003, when I took office as Minister of Culture of Brazil,
we have been looking into Digital Technologies as cultural phenomena.
We, at the ministry, have insisted on the strategic role of culture in policy making.
This has obliged us to change radically the way to conceive of Politics, State, Society
specially in relation to digital technology.
In politics and especially in governments, radical changes are only possible
at specific historical moments. Through the insertion of Culture and cultural diversity
as a policy making device in the political and managerial governmental equation,
we offer society the oppotunity to achieve radical change, step by step, using the day to day
inputs of new industrial and social technologies, without the earth quaques of classical revolutionary action.
If we look at the new digital possibilities we could easily conclude that they bring a built-in revolutionary
device in them selves. Digital Culture initiatives, can play a fundamental role in shaking away
the inertia of the traditional politics that has secluded society from public life,
generating a vacuum of critical political thinking and even producing cynicism,
especially in governmental sectors. We need to aknowledge that traditional politics is failing
in advancing democracy and social development.
The conversion of the digital technologies, has created around the Internet a totally
peaceful revolution. A bottom up unrest, happening everywhere, which I see as a very
positive sign of the rising of a non governmental political movement that I believe to be a direct
and matured result of cultural and countercultural movements of our most recent history,
in their increasing power to influence public policies.
It is the rise of a peer to peer culture. Peeracy!”

Qui c’è tutto l’intervento: http://joi.ito.com/weblog/2008/05/19/gilberto-gils-t.html

Comunicazione Visiva – CQP Sanarica 2008

Generative Art 2008

GA2008 will be held in Italy, at Politecnico di Milano University, the 16-17-18 December 2008. The opening cocktail will be the previous day, the 15th of December, at 6PM.
This year we reached the eleventh annual event and GA conference increased of interest and importance. It is now the 1st reference for people researching and creating with generative advanced approaches. Around 450 papers presented in the previous conferences are in the GA website www.generativeart.com for free consultation.
As the other years we will wait for your proposals (papers, posters, artworks/installations, live performances) until September 15th and we are sure that with your contributions GA2008 will be, once more, a moment of great exchange of experiences and an occasion of meeting people working with the same approach in a wide range of different disciplines.
I hope that you will be interested to this meeting and that you will joint us.

The CALL FOR PAPER / POSTER / ARTWORK / PERFORMANCE is in the website www.generativeart.com where you can find the list of the participants to the previous GA conferences and their papers.

For increasing the possibilities to exchange experiences and discussions, the conference, as the 10 previous editions, will have only one main session (with around 40 paper presentations and a poster session).
In the evening of the days of the conference a live-performances Festival will be presented to a more large audience, together with an exhibition of generative artworks.
The PROCEEDINGS (papers, posters, artworks and performances presentations) WILL BE PRINTED BEFORE THE CONFERENCE and will be available starting from 15 December 2008.

TOPICS:
Art & Science
Philosophy & Technology
Infinity & Identity
Image & Space
Music
Poetry
Mathematics
Visionary Scenarios & Virtual Environment
Architecture
Cities Identity & Town Design
Software Art – Web Art
Industrial Design & Intelligent Production
Artificial Intelligence
Artificial Life
Artificial Behaviors
Generative Robotics
Mechatronic
Teaching Theory
Visual Grammar

Deadlines:
. 15 September 2008 (or before for early application)
Presentation of proposals of Papers, Posters, Artworks, Installations, Live Performances. PLEASE USE THE FORMAT www.generativeart.com/GA2008_abstractTemplate.doc because the abstract will be printed in the proceedings book.
You can send the abstract directly by email to celestino.soddu@generativeart.com . If you need an invitation letter for funds applications and you need to have early acceptance, please confirm it in the email.
. 15 October 2008
Communication of accepted proposals
. 10 November 2008
Presentation of final Papers (around 4000 words), Posters (max 2000 words), Artwork-installation and Live Performance presentation (max 2000 words)

Program:
. 15 December, 6:00PM exhibition opening cocktail
. 16 December, 9:00AM GA conference, 1:00PM lunch, 3:00PM GA conference, 8:30PM Conference dinner
. 17 December, 9:00AM GA conference, 1:00PM lunch, 3:00PM GA conference, 7:30PM Pizza snack, 8:30PM Live-performances Festival
. 18 December, 9:00AM GA conference, 1:00PM lunch, 3:00PM GA conference, 7:30PM Pizza snack, 8:30PM Live-performances Festival

-    Early submitting, if requested, could be accepted in 15 days to obtain a letter of invitation usable to fund applications or for getting Visa.
-    No funds are available from GA2008 organization.
-    To ensure a high-quality conference, all abstract and papers will be reviewed by the Conference Chair and Scientific Committee.
-    The proceedings of GA2008 will be printed in advance for having a written support to the conference. The proceedings will present, in sequence, the book with abstracts of papers, posters, presentation of artworks, presentation of live performances with a DVD of full papers, software, artworks, music and video of performances and all materials presented by the participants.
-    All the presented and accepted contributions will be also published in the website www.generativeart.com after the conference.  The websites www.generativeart.com and www.generativedesign.com have 3000 visitors each day.

Fees:
as the previous editions, having chosen not to have sponsors, the fee covers only the expenses of the conference like bags with proceedings, printed materials, welcome cocktail, 6 coffee breacks, 3 lunches, 2 pizza snacks, the conference dinner and so on:
- No fees for performers attending only to the evening performances.
- Reduced fees for people presenting papers, posters, artworks and installations and extra reduced fee, without lunches, for students.
More information are in the website http://www.generativeart.com.

07.06.08

Il corso di Computer Graphics dell’anno accademico 2007/08 si è svolto nel nuovo laboratorio “Apple” attrezzato con applicazioni di ultima generazione come Adobe Flash CS3. Flash è una macchina multimediale con un proprio linguaggio di programmazione chiamato ActionScript. Imparare un linguaggio di programmazione significa da un punto di vista artistico relazionarsi con le problematiche della computer art e da un punto di vista formativo acquisire modalità di progettazione multi sensoriale.

Alternando lezioni teoriche ad esercitazioni pratiche, gli studenti si sono approcciati alle Culture Digitali diventandone artefici. ActionScript permette di costruire programmi che controllano flussi audio e video in tempo reale, applicazioni di interaction design, sperimentazioni di computer art. In particolare ci siamo concentrati sulla progettazione e realizzazione di ambienti sensibili attraverso l’estetica della generative art.

Il design evolutivo è l’utilizzo cosciente e creativo dei media di comunicazione. Imparare un nuovo linguaggio è l’esperienza di un mondo digitale che ha costruito la realtà in cui viviamo.

Il corso si è proposto di progettare un’ambientazione sensibile di uno spazio creativo come la sede della società di marketing e comunicazione “Oltrelinea” di Lecce. Riflettere sullo spazio fisico e progettare le applicazioni interattive che modificheranno ed amplificheranno gli spazi reali attraverso l’utilizzo della video proiezione, de-costruzione dell’oggetto computer e la definizione di ambienti sonori è un modello che mette lo studente in relazione ad un obbiettivo finale. La fase di realizzazione è condivisa e le problematiche di programmazione vengono discusse ed affrontate a seconda della complessità del progetto, diventando oggetto di riflessione comune.

06.06.08

Il Laboratorio di Progettazione Grafica al Computer tenutosi presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, si è svolto, nell’a.a. 2007/08 in maniera profonda e sperimentale.
Il laboratorio basato su tecnologia Apple, ovvero il bleading edge del technology design, ha creato un’atmosfera di lavoro creativa e propositiva. Il corso si è sviluppato in tre momenti successivi che hanno visto gli studenti coinvolti in un percorso di avvicinamento alle tematiche delle culture digitali in maniera critica e creativa.

Le prime lezioni sono state la navigazione guidata tra i Cambienti di Paradigma della Società dell’Informazione dall’inizio del secolo scorso ad oggi. Attraverso la visione di repertori originali, documenti di progettazione, interviste ad artisti e scienziati, opere multimediali ed interattive, gli studenti sono stati invitati a riflettere sui cambiamenti in atto dovuti all’utilizzo dei nuovi media.

La seconda parte del corso è stata dedicata all’Approccio Creativo al Media Photoshop, ovvero lo strumento di progettazione grafica utilizzato universalmente sia da artisti che dalle grandi agenzie di progettazione e comunicazione visiva. Uno strumento complesso le cui potezionalità sono teoricamente infinite. Photoshop è basato sul concetto del multilivello, ovvero la forma digitale di gestire le informazioni. Attraverso una scoperta graduale delle funzionalità di base gli studenti hanno iniziato a sperimentare un modo nuovo di progettare visivo e interattivo. In maniera molto veloce sono stati introdotti alcuni principi universali del design. La progettazione visiva e l’utilizzo del computer sono stati invece i punti di partenza per costruire un ambiente aperto e multidisciplinare in cui gli studenti potessero confrontarsi e mettersi in relazione reciproca, discutendo delle nuove conoscenze acquisite e aiutandosi nella risoluzione di problematiche di tipo tecnico legate all’utilizzo di Photoshop.

L’ultima parte del corso è stata dedicata alla Progettazione Individuale di un Oggetto Grafico attraverso l’utilizzo di Photoshop. Ogni studente è stato accompagnato in ognuna delle fasi di progettazione, sviluppo e realizzazione dell’oggetto grafico, che ha previsto anche una forma di presentazione finale.
Sono emersi progetti diversi in relazione a:
passioni/miti/eroi
coscienza ecologica
autopresentazione/portfolio
Partendo dalla progettazione di una pagina di una rivista di comunicazione visiva gli studenti hanno sviluppato un media grafico adatto a progetto personale. Nella fase finale di realizzazione dell’oggetto grafico sono state messe in atto le conoscenze acquisite sui principi del design visivo.

Glocal 2.0

Glocal 2.0

Comunità locali nell’era della globale delle reti.

Un momento del lavoro di progettazione di Ambienti Sensibili per Casa Sonora. Un progetto di Spazio dell’Ascolto a cura di Arteria Community.

Un momento di lavoro insieme a Massimo Cittadini.

e l’installazione prototipo per Casa Sonora

il sito dell’evento piceno: comunanze.net

Corso di Formazione Specialistica in Digital Marketing

Si terrà dal 9 al 13 giugno a Lecce il Corso di Formazione Specialistica in Digital Marketing di Data Forma Italia, Azienda del Gruppo Oltrelinea. Il corso si avvale di docenti del calibro di Antonio Rollo, Carlo Infante e Robin Good, alcune tra le personalità più interessanti nel mondo di internet, veri e propri “guru” del settore.


I partecipanti realizzeranno la propria esperienza di Digital Marketing attraverso il Project Work: “Progettare la presenza online – be on line – di un prodotto reale di digital marketing.
Agli autori dei migliori progetti verrà offerta la possibilità di collaborare attivamente con il consorzio Oltrelinea ed altre Aziende esterne.
Il corso è a numero chiuso e riservato a massimo 16 partecipanti.
Info allo 0832 – 244246
(320 – 4925704 Dott. ssa Cristillo – resp. Segreteria organizzativa)
www.oltrelinea.eu
info@dataforma.it

European Week @ LUM – Bari

http://www.performingmedia.org/multistakeholderism/

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