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Vajkard, International Workshop of Art and Design

vajkard 2012

Vajkard is an international workshop of art and design held en plein air in Rakov Škocjan. It was established in 2008 by Martin Petrič and his mentor Zdravko Papič. The event is considered to be one of the biggest inter-cultural projects in the Notranjska region. The results of the process are exhibited in Snežnik Castle Museum.

The Future of Coexistence is the theme of the workshop that is going to take place from 23 July through 3 August 2012.

Mission
The mission of the workshop is to make a traditional meeting of people of various ages and from all over the world. The workshop has already been visited by artists from Slovenia, Italy, Hungary, Croatia, Romania, Belgium, Finland, France. The main goal is to bring together professionals and students from different fields of arts, science and crafts to collaborate in various creative projects where they can share their knowledge and experience.
The workshop is ecologically oriented and tries to connect art and nature by encouraging people to include natural materials in their art experiments, make land art and study natural influences. There are also discussions about the specifics of the environment in the Notranjska region led by Matej Kržič and Jošt Stergaršek.
The name of the workshop Vajkard was chosen in honour of Janez Vajkard Valvasor, the Slovene polymath of the 17th century. His dedication to nature and precise methods of exploration are to be followed by the participants of the workshop.

Programme
An important part of the programme is the acclimatisation which refers to the first few days of the workshop which are dedicated to setting the camp, exploring the surroundings and getting to know everyone. Following, the workshop offers opportunities to learn different techniques of artistic expression such as painting, illustration, drawing, sculpture, or pottery. Along with a kiln, the workshop is equipped with lithography, woodcut and linocut tools as well as a darkroom.
Self-initiative is very much encouraged and the participants are free to explore other techniques and ask for advice when needed. Everyone can create freely or listen to the introduction about a certain technique, such as the one for botanical illustration presented by Marija Nabernik. Every day ends with time for socialising, jam sessions, and singing by the fire or an evening concert.

Lectures
In the evening lectures covering the workshop’s annual theme take place. In 2011 the theme was “The Integration of Chaos into Society through the Creative Eye”. Most of the lectures are made by invited artists who present their point of view on the chosen topic or artistic approaches in general. In 2010 Oliver Vodeb presented relational art and in 2011 Alen Ožbolt had a lecture “How Today’s Artists Think and Work”. Peter KoÅ¡trun, Marija Nabernik and Antonio Rollo are regular lecturers and participants of the workshop; in addition to preparing lectures and discussions they are also happy to give individual comments and help participants to conceptually and practically develop their work.

Nessuno vedrà lo stesso film

http://www.asuddipavese.it

Open Source Art – Video

A video demonstrative of the works done during the workshop

Open Source Art

Workshop di produzione artistica organizzato da Social Key in collaborazione con Manifatture Knos, AXA e condotto da Maurizio Buttazzo, Silvia Ruggeri e Antonio Rollo.

Obbiettivo del workshop è creare uno spazio di incontro e scambio di idee tra i giovani artisti pugliesi ed una dimensione di laboratorio d’arte in cui si costruiscono oggetti a partire da una riflessione eco-sostenibile su arte e comunicazione.

Il tema generale prende spunto dalla seconda edizione di Ring – grande arena del marketing e della comunicazione – che propone “Next Mediterranean”, ovvero in che maniera guardare al nostro stesso futuro. Pensare ad un arte sostenibile è avere la capacità di reinventare gli scarti che la società contemporanea produce. Creando nuovo valore e nuova comprensione sul momento storico e geografico che stiamo vivendo.

Il workshop della durata di 16 giorni vedrà gli artisti lavorare insieme nella produzione di opere che andranno ad abitare gli spazi del Chiostro di San Domenico nei giorni di Ring, dal 17 al 19 Settembre 2008.

Il workshop ReThink, ReCycle Art è stato basato su un modello di laboratorio creativo orientato allo “stare insieme” e “fare insieme”. Elaborare un pensiero critico e propositivo sul riciclo necessita di una consapevolezza verso la situazione instabile che sta attraversando il pianeta. Produciamo molti più rifiuti di quanti siamo in grado di riciclare. L’ecosistema uomo-natura ha iniziato a perdere equilibrio con la rivoluzione industriale e lo sfruttamento delle risorse naturali. Il modello americano orientato tutto al consumismo ha generato nuovi “non luoghi” come le discariche di ogni genere, dal ferro alla plastica, dalle carcasse di auto a quelle di animali. Zone di passaggio per quegli oggetti prodotti per abitare la nostra quotidianità. Visti tutti insieme diventano, questi materiali deformi, un libro viscerale da leggere come in antichi rituali. La vita e la morte, il ciclo della natura, si mostrano con forza lancinante quando si abitano, anche se poche ore, questi moderni cimiteri.
Ripensare a questi come musei dell’umanità porta ad uno sguardo verso i rifiuti che cerca di catturare le relazioni tra i colori, le trame tra forme informi, pesare la materia, toccare con mano, rimodellare, ridefinire quanto una volta scartato può essere un arte open source. Il codice di questo linguaggio viene prodotto dalla comunità, gli artisti lo ripropongono come esperienza e partecipazione ad un’idea di futuro migliore.
Il gruppo di lavoro del workshop formato da cinque studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce che hanno seguito i corsi del prof. Antonio Rollo, ha intrapreso un percorso esperienziale sul rapporto oggetto di scarto e nuove espressioni creative. Basandosi su un’idea di serendipity, ovvero la ricerca che prosegue secondo obbiettivi iniziali ma che lascia ampio spazio alla casualità e sorpresa, sono state visitate diverse discariche, grazie alla collaborazione con AXA Lecce, chiesto a locali pubblici di conservare le bottiglie di vetro, trovato in una campagna centinaia di boccioni per i water dispenser. Gli oggetti hanno iniziato a parlare una nuova lingua ed il lavoro collaborativo ha permesso la realizzazione di installazioni e prototipi di recycle art.

Opere in Mostra


My Water
di Francesca Idone
L’acqua, la nascita, la vita sono elementi indiscutibili, sento il Mediterraneo considerato la culla della civiltà occidentale confuso ma che comunque non vuole perdere il suo valore principale, ovvero di unione tra più culture.


Essenze
di Annalisa Benegiamo
Semplicemente un baule verde, un baule dei ricordi, che mi ha immediatamente colpito nel momento del ritrovamento. Quell’odore di naftalina mi ha subito fatto pensare all’idea di antico, di qualcosa di già vissuto. In queste notti mi è capitato di ripensare al lavoro tramite il sogno, un alchemico riciclo di idee che mi hanno portato inconsapevolmente all’idea di fare arte.


Ri-emozioni
di Isabella Fraccascia
La rappresentazione di ciò che si può realizzare con qualcosa che una volta svolta la sua funzione si considera inutile, ma che invece non lo è, perché ritorna a vivere per altro, per rimanere questa volta perennemente viva e fine a se stessa. E’ uno sguardo che va oltre… oltre la quotidianità, oltre il consumismo, oltre la funzione per cui l’oggetto in questione è stato messo al mondo. E’ la messa in pratica di ciò che è possibile ricreare, riutilizzando quei materiali tanto dannosi che lasciamo riposare sulla nostra preziosa terra.


Spostamenti
di Alessandro Mangione
L’assemblamento di alcune parti di un’automobile, soprattutto le parti elettriche, come luci posteriori, anteriori, clacson, ventola e autoradio, facendole funzionare, rimettendole nuovamente in vita. Mi sono soffermato sull’ascolto, su quali suoni possono venir fuori da questa nuova macchina, costruendo un motore sonoro, e sull’interazione dello spettatore che potrà sedersi e interagire con il pasesaggio sonoro in movimento.


Tele-Rotte
di Cristian Cuna
Inseguendo il sogno della navigazione, tra l’orgoglio della tecnologia, nella dissoluzione del vecchio mondo, andiamo verso alla creazione di un “prossimo futuro”. I ponti mediatici gettano le basi per la costruzione di una nuova geografia, e pur seguendo rotte dimenticate e note, sono capaci di regalare linfa nuova al bacino del mediterraneo.


Sapiens-one
di Alessandro Mangione e Davide Di Donfrancesco
Tornano i suoni, le nenie antiche dal Mediterraneo. Tornano i rumori che nei secoli lo hanno popolato. Una tastiera oggi ricompone una armonia-disarmonia umana e digitale cercando di trovare nuovi “accordi”, giocando a schiacciare a piedi nudi, danzando…

Slovenian Scape – Art and Design

Vajkard, international workshop on Art and Design, Rakov Å kocjan (Slovenia) has been a profound and insightful experience into the wonderful nature of Notranjska region. Long trees, deep caves, drops of human history, multicultural mood and new friends are the sourroundings for rethinking art and design.

The vision of nature and the traditional tecniques of print has brougth the workshop to the level of “no energy power” life. An ecological view for the future of art and design.

This is my visual diary of that’s incredible days from 2 to 16 August 2008


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